Apre la conferenza stampa Eleonora Bergoglio che introduce il tema ai presenti e chi interverrà.
Il primo a prendere la parola Joris Lohman, Comitato Esecutivo di Slow Food e rappresentante Slow Food Youth Network.
Joris parla del progetto, portato avanti da anni dalla Rete Giovane Internazionale, di creare una rete di agricoltori giovani che verrà mostrata dal 3 al 6 ottobre a Milano durante il Terra Madre Giovani- we feed the planet. Il 2015, dice, è un anno importante per l’agricoltura e il cibo in quanto sono, o meglio dovrebbero essere, i protagonisti di Expo, ma mentre nella grande esposizione si parla molto di cibo, non si parla affatto di agricoltura, il vero motore della nostra alimentazione.
L’obiettivo del Terra Madre Giovani sarà quindi quelo di portare finalmente ad Expo i protagonisti e gli artefici della nostra alimentazione.
Per rispondere al grande interrogativo di come nutrire il pianeta servono risposte nuove: l’innovazione! non solo innovazione nell’agricoltura che sta già facendo grandi passi, ma l’innovazione in tutti i campi gastronomici; l’innovazione è anche cambiamento, ma non bisogna aver paura di cambiare quando sappiamo che questo può portare effetti positivi sull’uomo e sull’ambiente.
Durante e dopo il TMG prenderanno avvio molte Food Academy che hanno l’obiettivo di educare, in modo divertente e accessibile, i giovani e avranno soprattutto l’obiettivo di trovare nuove soluzioni al problema della fame e dello spreco di cibo nel mondo.
una food Academy sarà allestita anche ad Expo dalla quale ci si augura possano uscire centinaia e centinaia di idee create non solo da contadini e agronomi, ma anche da architetti, studenti, operai e molti altri, perchè le competenze di ogni settore sono fondamentali per la gastronomia.
Ogni idea verrà inoltre condivisa in tempo reale sui social network perchè la condivisione crea nuove idee e nuove idee creano nuove soluzioni.
Irisultati che si spera di raggiungere sono:
-molte idee che dovranno portare soluzioni concrete al problema della fame e dello spreco di cibo nel mondo;
– allargare la rete di agricoltori in quanto “l’unione fa la forza”;
– aumentare il numero di Academy non solo nel mondo “occidentalizzato”, ma soprattutto nel sud del mondo in cui ce n’è più bisogno;
Joris termina il suo discorso chiedendo ospitalità ai milanesi per far giungere in italia anche gli agricoltori che da soli non se lo possono permettere.
Eleonora Bergoglio introduce Agostino Toscana, direttore Creativo Esecutivo Saatchi & Saatchi.
Toscana introduce il tema del crowdfunding (per chi non lo sapesse è un finanziamento collettivo, cioè un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro per sostenere gli sforzi di altre persone e organizzazioni. È una pratica di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse,cioè se tutti mettiamo pochi euro per sosteere una causa, alla fine si raggiunge la somma necessaria) che servirà a sostenere le spese dei giovani agricoltori che giungeranno a Milano.
Toscana mostra inoltre la campagna di sensibilizzazione virale che è stata pensata per il TMG (a mio parere bellissima!), che consiste nel posizionare delle statuette d’argilla fatte a mano, che rappresentano agricoltori, per le strade ditutte le città del mondo. Tutti sono chiamati ad avere una statuetta e postare sui social network le fotografie scattate (la locandina della conferenza stampa ne mostra un esempio).
Eleonora Bergoglio ringrazia il comune (soprattutto l’assessorato alle politiche sociali), il CSI, la diocesi e le famiglie per aver messo a disposizione alloggi per i giovani agricoltori. Introduce Lella Costa.
Lella Costa racconta la sua esperienza in Slow Food e definisce il TMG come l’Expo che doveva essere.
L’attrice introduce il tema delle donne, dicendo che se davvero si vuole trovare una soluzione alla fame nel mondo, allora bisogna iniziare ad acoltare di più le donne in quanto sono spesso loro a lavorare duramente nei campi e a sostenere la famiglia col cibo e la cucina.
Costa ha messo a disposizione la sua casa per ospitare i contadini, così come Celentano, Daverio e molti altri, e ritiene che ospitare gli agricoltori all’interno delle famiglie è una forte possibilità di conoscenza verso quell’ALTRO di cui spesso si ha paura e anche solo questo porterà cambiamenti significativi.
Segue il discorso di un referente della Diocesi di Milano il quale riferisce che la diocesi supporta questa iniziativa in tutte le fasi.
Eleonora Bergoglio introduce il “vero giovane”, Carlin Petrini:
Corlo Perini parla dell’importanza dei giovani in tutti i settori e soprattutto nell’agricoltura, spiega che il TMG è stato messo alla fine di Expo per far capire che esiste un altro futuro rispetto a quello messo in scena a Milano e parla dell’effetto sorpresa che questo avrà sulla popolazione che si aspetta di vedere contadini ignoranti e incapaci arrivare a Milano, quando invece saranno ragazzi giovani capaci, colti e con progetto d’innovazione favolosi.
I giovani, contrariamente alle generazioni passate, uniscono la filosofia alla gastronimia e a loro va affidata la rivoluzione alimentare.
Durante il TMG si penserà anche ai poveri ai quali verranno distribuiti pasti gratutiti cucinati dai ragazzi di Slow Food con alimenti scartati dalle agroindutrie, per far capire che anche se la carota è più piccola della taglia commercializzabile non è da buttare, ma è commestibile.
Lo sguardo verso i poveri nasce dal bisogno di imparare da loro il valore della condivisione e della convivialità.
Al termine della conferenza io e Davide siamo andati a conoscere Francesco Scaglia (referente Slow Food Youth Network) il quale ci ha spiegato le problematiche relative alla creazione della Rete Giovane Nazionale (che sta sostanzialmente nel fenomeno del campanilismo delle condotte Grandi che vedono la creazione della Rete Giovane come qualcosa che “ruba idee e forze alla condotta” – critica che è stata mossa anche verso la Rete Giovane Lombardia) e che stanno studiando metodi efficaci per comunicare con le condotte in modo tale da convincerle a “lasciar liberi” i giovani, i quali hanno sicuramente idee diverse (non fanno cene o degustazioni, ma feste e aperitivi) che si adattano meglio ai ragazzi che, come ben si sa, scarseggiano in Slow Food.
l’idea è quella di tornare alla semplicità della cucina buona pulita e giusta, cioè non c’è bisogno del piatto cucinato dal più grande chef al mondo (e quindi caro) per seguire la filosofia Slow Food, ma servono conoscenza, materie prime che rispettino i canoni SF e divertimento.
ci ha inoltre raccotato dei progetti che stanno facendo i ragazzi olandesi e sono FAVOLOSI!!! fanno sete, gestiscono ristoranti, coltivano orti e molto altro.
si è reso disponibile per aiutarci e venire ai nostri eventi.
si sta inoltre pensando di fare 3 meeteng (nord, centro e sud Italia) per incontrare i ragazzi olandesi e farci spiegare come si crea una vera Rete Giovane.
da ora fino a ottobre lavoreremo insieme per creare qualcosa a livello nazionale durante il TMG nel quale dovrebbe ufficializzarsi la Rete Giovane Nazionale (Ludovico, referente attuale Rete Giovane Italia non vuole più continuare conquesto incarico).
Michela Ghisleni