Ottima serata e grande partecipazione in occasione della prima conviviale ufficiale presso l’agriturismo del nostro amico e socio Claudio Papetti.
Dopo l’attesa iniziale e l’arrivo di tutti gli ospiti si parte con un buon Agrì in una versione insolita, avvolto da lardo e da una camicia di sfoglia croccante: originale e piacevole interpretazione. In abbinamento Serése, blend di Riesling renano e Incrocio Manzoni, presentato da Enrico Di Martino, patron di Cascina Belmonte. Un vino profumato e piacevole, frutto di un lavoro poco invasivo in vigna e cantina ed un basso utilizzo di solforosa.
Dopo l’Agrì di Valtorta, si prosegue con un altro presidio Slow Food: la sardina essicata del lago d’Iseo. Subito dopo una gustosa zuppa di cipolle.
Nell’attesa interviene anche Claudio, presentando il tema di riferimento della serata, che è anche ciò che ispira il suo lavoro e la sua continua ricerca: l’agriturismo ed i prodotti di prossimità, ossia la volontà di offrire ai clienti i prodotti di qualità del suo agriturismo (confetture, vini, salumi) ed una selezione delle eccellenze del territorio circostante.
Il buon risotto con pere e Stracchino del Monte Bronzone viene accompagnato con un altro vino della Cascina Belmonte: Stramonia, da uve Merlot e Cabernet Sauvignon. Per la cassöla d’anatra, saporita e ben cucinata, Claudio ci propone il suo Nove, altro vino frutto di un assemblaggio di Merlot e Cabernet (di fatto un Valcalepio a prevalenza di Merlot), che regge bene l’abbinamento e mostra un ottimo equilibrio.
Dopo queste ottime portate, ben accompagnate dai vini di Enrico e Claudio, la serata si chiude con torta di pane con salsa al moscato, abbinata a d’Uva: un vero e proprio succo d’uva, analcolico, aromatizzato allo zenzero, molto piacevole servito fresco!
Numerose portate e grande lavoro per Claudio, la moglie Cristina e lo staff dei Sassi della Luna, che chiudono la serata con un sorriso, soddisfatti per l’alto gradimento dei partecipanti.
Un arrivederci a giovedì 28 febbraio, per la serata inter-condotte delle Rete Giovane di Slow Food.
Mauri
il luogo
lo staff
i commensali
il vino
