Le prossime elezioni Politiche e Regionali si collocano in una stagione importantissima per la progettazione del nostro futuro. Nell’agenda politica dei futuri dirigenti le politiche agricole dovrebbero avere un ruolo centrale.
Il dibattito politico, specie quello che emerge sui media a livello nazionale, denuncia come sempre una quasi totale assenza di queste tematiche.
Slow Food, da sempre, mette il cibo al centro della sua visione, in stretta relazione con le tematiche ambientali, sociali, economiche. Slow Food preferisce perciò parlare di “politiche alimentari”: politiche che difendono il diritto al cibo e la biodiversità; tutelano il suolo e il paesaggio; promuovono un approccio equo, di piccola scala e a basso impatto ambientale; contrastano il cambiamento climatico e gli sprechi… e molto altro.
Tutti noi dobbiamo condividere il documento scelte_di_campo_appunti_politiche_alimentari, elaborato dal Consiglio Nazionale e dal Consiglio di Indirizzo di Slow Food Italia, con il quale chiediamo alla futura classe dirigente di prendere in considerazione il tema delle politiche alimentari e facciamo una serie di proposte.
Questa è una battaglia di civiltà. Leggiamo e diffondiamo il documento, parliamone con chi ci sta intorno, portiamolo ai nostri candidati.
