Il 24 Novembre abbiamo festeggiato l’uscita della guida Slow Wine 2023 con la dodicesima edizione di CentoCeneperSlowWine
Come ogni anno, Osterie, Enoteche, Wine bar lungo tutto il nostro stivale, si sono idealmente uniti in una serata conviviale nella quale i protagonisti sono stati i produttori con i loro vini e le loro storie. Ospiti della SAPS Pentole Agnelli Cooking Lab, abbiamo potuto degustare sei etichette di cantine premiate da Slow Wine nell’ultima edizione della guida, presentata ufficialmente a Milano lo scorso 8 ottobre e che ha visto la partecipazione diretta di produttori per una degustazione di oltre 1500 vini. La guida Slow Wine 2023 è stata messa a disposizione dei commensali.
“Le CentoCene sono il modo migliore per dare voce all’impegno, la cura e gli sforzi dei produttori presenti nella guida Slow Wine 2023, raccontando in giro per l’Italia le loro storie grazie al matrimonio tra cibo e vino.”
La solerzia di Silvio Magni nella prenotazione dei vini (alle prime dieci prenotazioni vengono inviate sei etichette anziché cinque e la nostra richiesta è giunta per prima!), ci ha permesso di aggiungere una degustazione.
IL compito di abbinare le sei etichette scelte da Bra ad altrettante sei portate-assaggio, è stato affidato allo chef Tommaso Spagnolo che come sempre ci ha proposto la sua cucina personalissima e originale, fatta per incuriosire e sorprendere, sempre attenta alla qualità delle materie prime e con un occhio di riguardo al nostro territorio. Ora ecco il menù delle sei portate-assaggio con i rispettivi abbinamenti dei sei vini selezionati con ottimo punteggio dalla Guida Slow Wine:
- Carota tostata, catalogna in crema di alici di Cetara, in abbinamento a Franciacorta Brut 2015 –Az. Ronco Calino, Adro (TOP), di colore giallo paglierino tenue, ampio e fragrante, con sentori di frutta e fiori di agrumi e una struttura consistente.
- Cavolfiore arrostito, arachidi, olive e mela annurca, in abbinamento a Verdicchio Castelli di Jesi Classico Superiore Vigneto di Tobia 2020 – Col di Corte, Montecarotto (Slow), di colore giallo dorato, con sentori di agrumi, spezie leggere e di bella sapidità.
- Crema di porri con lumache, melagrana e topinambur, in abbinamento a Valpolicella Superiore Ripasso Campi Magri 2018 – Az. Camerari –Corte Sant’Alda-Adalia, Mezzane di Sotto (TOP), di colore rosso granato è un vino con un bel tannino, dal bouquet che richiama la ciliegia e il lampone.
- Gnocchetti di pasta su crema di ceci pecorino e mandarino in abbinamento a Volere Volare 2019 – Pietraventosa, Gioia del Colle (quotidiano), un vino rosso Primitivo, morbido e ben strutturato, con note di erbe aromatiche, arancia e tabacco.
- Coppa di suino dei Nebrodi, crema di rafano cavolo cappuccio in abbinamento a Brunello di Montalcino Gualto Riserva 2016 – Camigliano, Montalcino (TOP), di colore rosso rubino, con sentori di frutta matura, con tannini consistenti. Forse ancora troppo giovane.
- Bonèt, cachi nocciole, in abbinamento a Friuli Isonzo Malvasia 2021 – Borgo Savaian, Cormons (quotidiano) , di colore giallo paglierino, con profumo di fiori, menta, salvia.
Vogliamo completare questo menu con un’attenzione che spesso non poniamo al pane in accompagnamento ai piatti (e possiamo davvero dire che “è andato via come il pane”). Un pane bianco bergamasco che fa parte del progetto “il Pane della nostra terra”, che Enrico Radicchi (Slow Food Lombardia) ci ha presentato, un pane che anche SFVO utilizza in occasione dei condivisi laboratori del gusto. Questo progetto, anche in associazione con ASPAN (panificatori bergamaschi) è nato per rivalutare il territorio bergamasco e zone limitrofe recuperando zone rurali con la coltivazione del grano. Nel comune di Scanzorosciate ha dato vita ad un progetto educativo che, in parallelo all’orto scolastico, ha messo a disposizione degli studenti delle scuole primarie un pane di filiera nella mensa scolastica. Il fornaio, tutte le mattine porta a 400 piccoli studenti il prodotto appena uscito dal suo forno. Un esempio unico in Lombardia dove i piccoli studenti imparano a riscoprire antichi saperi e sapori e ridurre gli sprechi di pane durante il servizio mensa. Un comportamento quotidiano che insegna ad invertire le percentuali di importazione estera del grano con la coltivazione sul territorio nazionale e a favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese del territorio.
Per concludere in bellezza la cena, un gradito omaggio da Bra è stata la pluripremiata Grappa Nonino Vendemmia Riserva 18 mesi, delle Distillerie Nonino, una delle aziende più rappresentative del “Made in Italy” nel settore degli spiriti, che abbiamo apprezzato in accompagnamento al caffè.
Ringraziamenti
Ringraziamo Baldassarre “Ciccio” Agnelli e la sua splendida signora per averci ospitato nella prestigiosa sede SAPS Pentole Agnelli Cooking Lab e per essersi uniti a noi.
Ringraziamo i giovanissimi studenti dell’Istituto Alberghiero di San Pellegrino, per l’assistenza in sala: Acerbis Michele, Costantino Carmen, Dolci Alessia, Finazzi Alessio, Luiselli Laura, Manzoni Martina, Paleni Andrea; per l’assistenza in cucina: Bottarelli Daniele, Turani Samuele. Ai loro stimatissimi insegnanti, Mauro Locatelli e Federico Fontana, un plauso speciale quali rappresentanti di una scuola che conferma il suo valore nella formazione di futuri ottimi professionisti.
Ringraziamo lo Chef Tommaso Spagnolo che ci propone sempre una cucina personalissima e originale, frutto della commistione di pluristellate esperienze maturate nel suo consolidato percorso professionale. Una cucina gourmet che sorprende, incuriosisce negli abbinamenti con proposte innovative ma sempre con grande attenzione alla qualità delle materie prime, cosa fondamentale per mangiar saporito e salutare nello spirito di Slow Food.
Un ringraziamento speciale a Silvio Magni organizzatore dell’evento, che non si risparmia mai per poterci regalare questi momenti conviviali che riscuotono sempre applausi calorosi.
Ringraziamo anche tutti i partecipanti per la numerosa partecipazione all’evento. (Mariagrazia)
SLOW WINE EDIZIONE 2023 – LA CENA DI PRESENTAZIONE
Eravamo una quarantina ieri sera, ospitati con la consueta cordiale e amichevole accoglienza dalla famiglia Agnelli in SAPS.
Una conviviale scandita dai vini premiati dalla guida con i quali lo chef Tommaso Spagnolo ha costruito un menu curioso, ricco di verdure stagionali. Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, Enrico Radicchi, responsabile SlowFood per l’area Educazione, Orti e scuole, ci ha illustrato il progetto pane. Il fine è presto detto: educare le nuove generazioni, stiamo infatti parlando delle scuole primarie, ad una riscoperta delle radici locali. Ridurre la percentuale delle importazioni di grano estero, ridurre gli sprechi di pane nelle mense scolastiche, favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese bergamasche: un impegno notevole, ma fattibile. Non dimentichiamo che se coinvolti direttamente i bambini possono essere davvero attori di un positivo e benefico cambiamento, la cui ricaduta diventa salutare e proficua per tutti.
La cena si apre con una carota arrostita, avvolta nella catalogna accompagnata da una salsa di alici cui mancava forse un po’ di spinta in più. Interessante il cavolfiore arrostito con mela annurca, olive e arachidi. Le lumache in crema di porri con melagrana e topinambur: un bel piatto che si può cercare di riproporre anche a casa. Ottima la pasta con crema di ceci pecorino e mandarino; una proposta equilibrata sia dal punto di vista nutrizionale che dall’armonia dei sapori. Rafano e cavolo cappuccio sono stati un buon contrasto alla dolcezza della coppa di suino dei Nebrodi, leggero il bonet con cachi e nocciole.
Nel corso della cena non sono mancati spunti di riflessione sui tappi di sughero, una materia prima la cui qualità nel corso dei decenni è sempre più difficile da mantenere; tappi a vite o di materiali diversi quali i derivati dalla canna da zucchero possono essere la soluzione per garantire al lavoro del produttore un valore costante nel tempo.
I ragazzi di Ipsar San Pellegrino bravi e puntuali nel servizio. (Elena Miano, Ospiti A Tavola, www.ospitiatavola.com)
Alcune immagini
i padroni di casa
le staff i vini ed i piatti i partecipanti da L’Eco di Bergamo